LEAH LINH
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​​"LA PEINTURE EST UN CRI MUET QUI ATTEINT LES COEURS SOURDS."

UN INCONTRO
‟...Io sono restauratrice. È essenziale nel mio lavoro capire i dipinti, vedere e ritrovare la correttezza del disegno e ricercare la giusta armonia dei colori sotto strati di vernici ingiallite e ridipinture. Ormai mi accorgo subito se una forma non gira, se un’anatomia non è corretta o se manca il giusto respiro spaziale di una composizione. Ma quando guardo i dipinti di Leah tutta questa disciplina e rigore perdono totalmente di significato. Non mi importa più se una forma non è precisa, se lo scorcio di una gamba o di braccio non è proprio come dovrebbe essere, se la composizione non è perfettamente bilanciata nello spazio. 
I dipinti di Leah mi emozionano. In un modo che raramente mi è capitato durante i tanti anni di studio e lavoro legato all’arte. Mi colpiscono la scelta dei pochi colori, forti, abbaglianti, sanguigni. I soggetti sempre carichi di pathos, significati nascosti e riferimenti eruditi. I grandi fondi dorati e gli effetti materici che esaltano l’urgenza che lei mostra nell’esprimere il suo sentire, le sue emozioni, senza soffermarsi troppo, a volte, sulla precisione del disegno. Se si vuole, col tempo, una maggiore correttezza potrà sempre essere raggiunta. 
Ma la capacità di esplorare la profondità del proprio animo, il coraggio di toccare le paure più profonde, quelle che possono farci sentire incapaci di affrontare la vita in tutta la sua complessità e di farci perdere, a volte, i nostri riferimenti essenziali, questa capacità, non ci può essere insegnata da nessuno. Si può solo trovare in noi stessi, con grande forza e difficoltà. 
E Leah l’ha fatto. E se un incontro casuale in un momento particolare della vita, un breve scambio di emozioni ed il calore della stretta di una mano, possono aver contribuito a che tutto ciò si avverasse più velocemente, può solo rendermi molto, ma molto felice.” 

​Firenze, Aprile 2019, Dedde Nozzoli                  

A LEAH LINH QUE MOJA SUS PINCELES EN SU PROPIA SANGRE 
"no sé si disolverme o dibujar en negro fuerte mis contornos" 
‟El artista, que sin concesiones, se desnuda y regala al mundo su forma de mirar y sentir es siempre el más respetado porque muestra sus ciudades internas y los seres que las habitan dentro de su corazón. Es el verdadero artista el que no tiene más remedio que serlo, porque no puede hacer otra cosa ya que su interior grita con tanta fuerza ser mostrado que le domina y posee... Y le obliga a un incansable trabajo, extenuante, para darse sin tregua. Sabe que el mundo necesita sus imágenes para comprenderse. 
He tenido la inmensa suerte de conocer a Leah Linh. 
Leah es una jovencísima artista, joven solo en edad, porque de dentro de esta persona que deja no hace mucho su infancia atrás, hay una gran sabiduría, una gran madurez. 
Es artista por necesidad, porque hay algo muy fuerte que la empuja a expresar con las formas, la escultura, el dibujo, la pintura algo que emana de lo más profundo de su ser. 
Ese lenguaje de símbolos y belleza, de dolor y éxtasis quiere comunicarse con el mundo, quiere mostrársenos a través de esta artista a la que augurio un precioso camino dentro del arte. 
Es rotunda en su expresión, sincera hasta meternos la noche en el corazón y la sangre en las alas para invitarnos a volar con ella por lo más profundo de su interior. Domina el dibujo y cuyo trazo libre, sirve a su dueña para crear su propio lenguaje y ofrecernos su mitología. Arquetipos vividos realmente afloran entre sus manos y los hace aparecer en sus cuadros. 
Leah tiene ganas de volar y nos invita a hacerlo con ella. Gracias por darte y darnos tu mundo.”


​Madrid, OUKA LEELE 2019


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